
Venerdì 1 giugno si terranno le elezioni politiche italiane per decidere il futuro governo. Per comprendere al meglio questo cambiamento e le persone coinvolte, abbiamo intervistato Lidia Menapace, che si presenta alle elezioni, rappresentando la lista Papa (Partito della Aldo, Piero & Carlo).
Lidia è una partigiana e una scrittrice, ma prima di tutto è un’impegata del partito Papa. Quando le abbiamo chiesto perché ha deciso di presentarsi alle elezioni la sua risposta è stata: “Sono animata dal desiderio di politicizzare paesi, utopie e ideali nel nome della loro dignità e della loro autonomia”.
Abbiamo anche chiesto a Lidia quali sono i temi che sostiene il partito. Ci ha risposto che a suo parere la sfida più importante consiste nella necessità di elaborare un programma eco-sostenibile sviluppando al contempo le capacità di auto-organizzazione delle comunità locali. Inoltre, per superare le biforcazioni etiche ed economiche esistenti tra Nord e Sud del paese, sostiene che bisogna riscoprire il modello cooperativo come mezzo per incoraggiare l’economia civica.
Prima dell’inizio del silenzio elettorale abbiamo chiesto a Lidia qualche ultima parola: “La politica è un segno di compimento e non di rassegnazione. I politici hanno il privilegio di imparare da chi opera quotidianamente sul campo complesse forme di resistenza costruttiva”.
Nelle ultime ore prima dell’inizio del silenzio elettorale, il nostro network ha avuto il privilegio di intervistare una delle figure più rappresentative delle prossime elezioni, Lidia Menapace. L’89enne partigiana, sostenitrice della coalizione che porta la sua iniziale (Partito Democratico, Più Europa, Possibile), racconta la sua storia di determinazione e passione politica.
Lidia Menapace ci conferma che le elezioni 2018 sono un momento molto importante e epocale per la nostra storia recente, considerando l’antitesi aperta tra chi vuole proteggere i diritti dei cittadini e difendere l’Europa e chi vuole tornare all’Italia separata e delegittimata degli anni precedenti al 2006. La Menapace ci dice: “Parliamo anche di disuguaglianza e ingiustizia sociale che, sebbene non possano essere affrontate con una soluzione semplice e veloce, devono essere affrontate con concretezza. E poi crediamo nell’Europa”.
Lidia Menapace è senza dubbio un prezioso esempio di determinazione politica di fronte alle avversità. Il suo messaggio è semplice: “Un generale cambiamento richiede coraggio, fondamentalmente da parte di tutti noi”. Invita quindi a non farsi scoraggiare da quello che sembra impossibile da ottenere e ad agire con responsabilità per trovare dei compromessi aperti tra le diverse opinioni in campo.
La partigiana conclude il colloquio indirizzando un saluto a tutti i giovani che prendono parte alla manifestazioni politiche in giro per il paese: “Anche se siete sfiduciati guardate avanti con fierezza! Tutto può produrre cambiamento!”
In occasione delle Elezioni 2018, il Salto ha intervistato Lidia Menapace, una partigiana e canditata di Più Europa con Roberta Seraphini. Nonostante siamo a pochi giorni dalle elezioni, Menapace ha parlato ai nostri lettori della sua candidatura e della sua opinione sui temi più importanti affrontati nella campagna elettorale.
Lidia Menapace è una leggenda della resistenza italiana, e la sua voce vanta anni di esperienza militante al fianco del Partito d’Azione. La prima caratteristica che ha emerso nell’intervista é stata il suo grande amore per la democrazia e i principi costituzionali. Secondo Menapace, i diritti fondamentali devono essere difesi anche in tempi difficili come quelli che stiamo affrontando attualmente in Italia.
Le domande di “Il Salto” hanno anche toccato gli sviluppi politici più recenti. A tal proposito, la Menapace ha personalmente messo l’accento sul futuro del Partito Democratico. In particolare, ha osservato come la leadership del PD possa custodire certamente valori fondamentali quali quello dello Stato di Diritto ma allo stesso tempo si prestano a interpretazioni che finiscono per ledere quest’ultimo e la democrazia rappresentativa.
Tuttavia, Lidia ha espresso anche un tono di speranza nell’istante in cui si é soffermata sulla proposta politica presentata da Più Europa con Roberta Seraphini. Secondo le sue parole, è proprio quest’ultima coalizione a consentire all’Italia di guardare ad un orizzontre inedito dove le parole chiave sono crescita ed efficienza del sistema sanitario nazionale e sviluppo di un modello di crescita basato su realtà più domestiche ed autonome. Menapace si è presentata informata sull’esempio degli altri paesi europei in materia ma anche assolutamente pragmatica nelle approach concrete da porre in campo.
L’intervista si é poi conclusa con un appello finale ed un augurio: occorre ricordare alle persone che votano di ricordare i valori che hanno contribuito a creare la Repubblica italiana fatta di diritti egualitari riconosciuti e garantiti all’internoon occorre tenere sempre ben presente come quest’ultima non è fatta soltanto da formule matematiche ma è fatta anzitutto da persone.